Bookmark and Share

Il sacro batte il genere horror

MediCinema propone quaranta notti di grande cinema per un’emblematica quarantena di purificazione del nostro sguardo, come tiene a sottolineare l’ideatore e direttore artistico della rassegna, il regista Alberto Di Giglio .

Un cinema all’insegna del sacro e della spiritualità, come suggerisce il titolo di Giornate internazionali del cinema religioso (iniziativa patrocinata dal Comune di Todi, dalla Diocesi Orvieto-Todi, da Umbria Film Commission e dalla Fondazione Ente dello Spettacolo).

C’è anche un “cattivo” da debellare, proprio come nei film, e sono quei fantasmi più tetri dell’immaginario cinematografico che si sono impossessati delle nostre vite. Indigestioni di zombies, mutanti e scenari apocalittici vari hanno trovato un paradossale contrappasso nell’anno e mezzo di pandemia planetaria. MediCinema vuole offrire una possibilità di riscatto con capolavori del cinema che non si compiacciono di cervelli spappolati e del disprezzo per le vite umane. Il cinema ha bisogno di sacro, come spiegherà il maestro Krysztof Zanussi in una sua masterclass straordinaria.

Ma anche le nostre vite ne hanno un assoluto bisogno. Un’esigenza che non vuol dire evitare di prestare attenzione al male e alle sue derive di distruzione. Anzi, il Male in persona sarà l’eroe negativo protagonista della rassegna, con tanti titoli che parlano di questo “avversario” della nostra esistenza in modi più o meno espliciti. Lo stesso Pio XII, primo pontefice a intuire l’importanza della settima arte e a impostare una apposita pastorale, fu esplicito al riguardo dei compiti di un cinema strumento di verità e nemico del nichilismo. Ecco quindi nella rassegna titoli che affrontano domande fondamentali come: cosa siamo disposti a fare per ottenere ciò che desideriamo?

(“The Place”, film Medicinema 2021, del regista Paolo Genovese che sarà presente per un incontro col pubblico); che rapporto c’è tra colpa ed espiazione?

(“Una pura formalità” di Giuseppe Tornatore);

quali fattezze può assumere il volto del male? (“Il grande dittatore” di Charlie Chaplin; “The addiction” di Abel Ferrara, ovvero: dalla discesa agli inferi alla risalita verso la Luce; “Il signor Diavolo” di Pupi Avati); opporsi alla crudeltà del potere è possibile?

(“La vita nascosta” di Terrence Malik).

Non mancano sguardi poetici sulla storia, come quelli sul Medioevo del compianto Franco Zeffirelli (“Fratello Sole Sorella Luna”) e di Pupi Avati (“Magnificat” e “I cavalieri che fecero l’impresa”) che, riveliamo, arriverà a sorpresa in una delle serate di programmazione dei suoi film. Un evento speciale sarà il 26 agosto la presenza dell’autore americano Abel Ferrara, di cui nella serata di “The Addiction” verrà proiettato anche il film “Mary”. Pellicola di chiusura sarà “Il Tormento e l’Estasi”, classico michelangiolesco di Carol Reed, girato nella stessa piazza di Todi che ospita la rassegna. Programma e informazioni su www.ilvoltosullacitta. it .

Alberto Di Giglio a Todi

Bookmark and Share