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Più Europa per l’Umbria

Sono oltre venti gli umbri che questa settimana si trovano a Bruxelles per una serie di seminari sulla comunicazione della politica di coesione europea, con l’obiettivo di valutare e approfondire strategie, strumenti e buone pratiche.

Si tratta di una delle azioni messe in campo dal progetto European funds, a sustainable future for Umbria (Esfu), cofinanziato dalla Commissione europea, ideato e realizzato dalla cattedra di Diritto dell’Unione europea del dipartimento di Scienze politiche dell’Università degli studi di Perugia.

Un percorso iniziato nell’ottobre 2020 e sviluppato con una serie di azioni di formazione destinate agli operatori dell’informazione e della comunicazione e ai potenziali beneficiari dei fondi strutturali europei in Umbria. In particolare, rappresentanti ed esponenti del mondo delle professioni e delle imprese, enti locali, organizzazioni no-profit che, grazie al progetto Esfu, possono migliorare la comprensione dell’impatto della politica di coesione nella nostra regione. Il rafforzamento della propria coesione economica, sociale e territoriale è uno dei principali obiettivi dell’Ue.

In Umbria, nei prossimi anni, arriveranno dall’Ue fondi ingenti, sia attraverso il quadro finanziario pluriennale 2021-2027, sia grazie allo sforzo di ripresa straordinario del Next Generation Eu. Inoltre, ci sono da chiudere i bilanci della programmazione precedente, quella 2014-2020, che vanno rendicontati alla Commissione europea entro il 31 dicembre 2023, pena la perdita delle risorse stanziate. Nella nostra regione - solo per i nuovi progetti - si parla di circa quattro miliardi di euro, considerando i 3,1 miliardi del Piano nazionale di ripresa e resilienza e le risorse dei fondi strutturali e di investimento (Sie), che comprendono il Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr), il Fondo sociale europeo (Fse), il Fondo di coesione (Fc), il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (Feasr), del Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (Feamp). Quasi quattro miliardi che, per altro, non includono le risorse specifiche per il comparto agricolo. Ecco allora che diventa ancora più rilevante l’obiettivo generale del progetto Esfu, cioè promuovere la circolazione, la disseminazione e la qualità delle informazioni e dei contenuti legati alla politica europea di coesione, sottolineandone gli effetti per la Regione Umbria. Dopo alcuni incontri sulla materia destinati a un gruppo di lavoro composto da una trentina di persone, in questi giorni è in corso il programma dei seminari ai quali partecipano funzionari ed esperti provenienti dalle istituzioni europee.

Tornando in Umbria da Bruxelles, i “portatori di interessi” istituzionali e imprenditoriali, i potenziali beneficiari dei fondi strutturali europei della politica di coesione e gli operatori dell’informazione potranno rafforzare la rete regionale dedicata a far conoscere di più e meglio le straordinarie opportunità che l’Ue offre all’Italia e alla nostra regione.

D. M.

La presidente della Commissione Ue, von der Leyen (foto EC - Audiovisual Service)

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