La carne viva di Cristo tra noi
Lettera del direttore della Caritas alle parrocchie e a ogni fedele su come dare valore alla Giornata e farla proseguire anche oltre nella nostra vita
Nei giorni scorsi il direttore della Caritas diocesana, Marcello Rinaldi, ha inviato una lettera – che di seguito riportiamo - ai parroci e alle loro comunità parrocchiali, alle comunità religiose, alle Caritas parrocchiali, alle confraternite e a tutte le associazioni di volontariato, contenente significative riflessioni e indicazioni per celebrare in diocesi, nelle nostre parrocchie, domenica 19 novembre, la prima Giornata mondiale dei poveri, voluta da Papa Francesco.
Carissimi fratelli e sorelle, al termine del Giubileo della Misericordia Papa Francesco, con un messaggio del 13 giugno 2017, ha istituito la I Giornata mondiale dei poveri, da celebrarsi il 19 novembre 2017 nella XXXIII domenica del tempo ordinario, con il tema: “Non amiamo a parole ma con i fatti”.
Chiamati in causa dal messaggio del Santo Padre, anche noi insieme a tutta la Chiesa, vogliamo vivere nella nostra diocesi questa giornata speciale, in sintonia con le intenzioni e l’invito di Papa Francesco.
Il messaggio che lui ha indirizzato a tutta la Chiesa per l’occasione, ci offre tanti spunti per la celebrazione di questa giornata, ma due aspetti fondamentali sono evidenti: l’aspetto pastoraleliturgico e l’aspetto festivo-conviviale.
Come ci dice il Papa, “i poveri sono persone da incontrare, accogliere, amare”. Nella preghiera del Padre nostro , ci ricorda il Papa, “il pane che si chiede è nostro , e cioè da condividere nella consapevolezza che l’amore verso il povero trova la sua radice in Dio. I poveri, insieme all’eucaristia, sono carne viva di Cristo”.
Per quanto riguarda l’aspetto pastorale-liturgico, in collaborazione con l’Ufficio liturgico diocesano, è stato preparato un piccolo sussidio che vi proponiamo e che, se lo credete opportuno, potete utilizzare per aiutare la riflessione e la preghiera delle vostre rispettive comunità.
Per l’aspetto festivo-conviviale si pensa di proporre alle comunità cristiane di ‘far festa con i poveri!’ che sicuramente non mancano in ogni parrocchia e nell’ambiente in cui si vive: invitare i poveri che si conoscono alla festa nella celebrazione dell’eucaristia e la condivisione del pasto in forma fraterna e semplice.
Perché la giornata celebrata non sia fine a se stessa e la presenza dei poveri nelle nostre comunità divenga presenza della ‘carne viva del Cristo’, auspichiamo che questa Giornata susciti nuovo dinamismo e duri nel tempo con proposte concrete frutto della riflessione e della sensibilità delle comunità parrocchiali e di altri gruppi impegnati.
Accenniamo a qualche proposta scaturita dalla riflessione e suggerita in preparazione di questa giornata: dal momento che non si può delegare tutto alla Caritas, perché il dovere della carità è di ogni cristiano, proporre, per esempio che nella domenica, le famiglie che lo desiderano e in particolare i sacerdoti, i diaconi, i religiosi, invitino un povero a pranzo nella loro casa; studiare e proporre gesti di carità specifici secondo le necessità del territorio, come per esempio conoscere la presenza di persone ammalate, anziane e sole e creare piccoli gruppi che si impegnino a rendere loro visita con una certa regolarità; studiare ‘raccolte’ per alcuni tipi di bisogno, sempre secondo le necessità del territorio; altre proposte suggerite dallo Spirito...
Ci auguriamo che “questa nuova Giornata mondiale diventi un richiamo forte alla nostra coscienza credente, affinché siamo sempre più convinti che condividere con i poveri ci permette di comprendere il Vangelo nella sua verità più profonda” ( Messaggio di Papa Francesco per la I Giornata mondiale dei poveri).
Con un cordiale saluto a tutti, restiamo uniti nell’impegno e nella preghiera reciproca. Fraternamente.
Marcello Rinaldi
direttore Caritas diocesi di Orvieto-Todi
Vi sarà una liturgia speciale, e il dono di un po’ di gioia per i più bisognosi