Segretario Pd umbro cercasi
In Umbria il Partito democratico è in fibrillazione per la prossima candidatura a sindaco di Perugia e per la corsa alla segreteria regionale, sullo sfondo dei nuovi equilibri nazionali e in vista del congresso.
Per le amministrative nel capoluogo sembra aver trovato la strada spianata alla candidatura per il centrosinistra il giornalista Giuliano Giubilei . Non sarà probabilmente sotto l’etichetta ‘politica’ ma espressione della società civile. Comunque Giubilei già si muove – anche se manca ancora l’ufficialità – come candidato in pectore . Allontana l’idea di personaggio piovuto dall’alto “perché – ha spiegato – non sono mai stato iscritto ad alcun partito. Ho svolto la mia vita professionale tra Perugia e Roma mantenendo un rapporto strettissimo con la città, e rivendico le mie radici popolari. E poi, aver lavorato fuori dovrebbe essere un arricchimento”.
Nel frattempo ha ufficializzato la sua corsa verso la segreteria Gianpiero Bocci , sulla base di un accordo con la governatrice Catiuscia Marini. Alla presentazione non erano presenti i vecchi volti. Bocci si è circondato di giovani amministratori, anche per dimostrare che non si era in presenza di uno scontro “tra il vecchio e il nuovo”. C’erano, tra gli altri, i sindaci Cristian Betti (Corciano), Federico Gori (Montecchio), Letizia Michelini (Monte Santa Maria Tiberina).
Bocci ha annunciato che “in caso di vittoria non rimarrò in carica tutti e quattro gli anni: se sarò eletto, il mandato sarà breve. In poco tempo dirò che c’è una nuova classe dirigente alla quale affidare le sorti del partito, delle Amministrazioni e della Regione”. Ha indicato alcune parole d’ordine: “Unità, coesione, ricostruzione di una comunità e delle condizioni affinché arrivi una nuova classe dirigente”.
Intanto sono 25 i sindaci che in Umbria hanno deciso di firmare l’appello a favore della candidatura di Marco Minniti, appoggiato anche dalla presidente Marini. “Conosco Minniti – ha detto la Marini – sia come dirigente politico sia nella sua esperienza di governo, da ultimo da ministro dell’Interno. Conosco il suo profilo e anche il modo di interpretare il nostro partito: la sua è una proposta politica di un convinto uomo di governo e di un convinto riformatore, di cui credo il Pd abbia particolare bisogno. Il Pd ha bisogno anche di un segretario che sia in grado di tenere insieme le esperienze migliori delle Amministrazioni locali, di un gruppo dirigente di sindaci e amministratori che, in questi mesi, si trovano sul territorio a essere punti di riferimento non solo istituzionali, ma anche nella loro veste politica”.
Per la Marini, “un congresso che non deve essere tra gruppi dirigenti che si misurano e si contano. Non c’è bisogno di un congresso tra renziani e anti-renziani. Credo che Renzi abbia rappresentato una fase importante del nostro partito, e ci sono punti sui quali ha contribuito, come i temi del riformismo e dell’innovazione, rispetto ai quali non possiamo fare passi indietro. Casomai, dobbiamo spingere ancora più avanti”.
Ma alla segreteria regionale umbra del Pd si è anche candidato Walter Verini , con il sostegno di Andrea Pensi, con l’obiettivo del cambiamento. Faranno fronte comune contro l’asse Gianpiero Bocci - Catiuscia Marini. C’è una visione diversa del partito. La strategia Verini-Pensi è quella di tenere alta l’attenzione, portare al voto più gente possibile, mobilitare in particolare tutti i ‘pianeti’ intorno al Pd e, più in generale, la società, nella convinzione che ciò possa permettere di guadagnare terreno sugli avversari.
Emilio Querini
Sullo sfondo, i nuovi equilibri e il congresso nazionale del Pd. Chi sono, per ora, i candidati e le “correnti” in Umbria