L’intervento di Bassetti sul libro e sul pontefice
Alla presentazione del libro Jorge Mario Bergoglio. Una biografia intellettuale di Massimo Borghesi è intervenuto anche il card. Gualtiero Bassetti , arcivescovo di Perugia e presidente della Cei. Il cardinale ha sviluppato la sua riflessione sul testo di Borghesi a partire da tre parole chiave: semplicità, potere e Aparecida.
“Inizio dalla prima parola, semplicità, che identifica, al tempo stesso, un atteggiamento pastorale, un modo nuovo di porsi, sempre più vicino alla gente comune, ma anche una delle critiche ricorrenti su questo pontificato. Francesco, sostengono alcuni critici, è un Papa che parla in modo troppo semplice. E dietro questa semplicità si maschererebbe una scarsa preparazione teologica del pontefice. Massimo Borghesi sviluppa, però, un’opinione completamente diversa rispetto a queste critiche: la semplicità del Papa è frutto di una riflessione profonda e originale che, però, per essere compresa fino in fondo, per essere diffusa tra il popolo di Dio, deve essere comunicata in modo intelligente e adatto ai tempi”.
A proposito della riflessione di Francesco sul potere nel mondo contemporaneo, Bassetti dice: “Anche su questo punto voglio essere estremamente chiaro: chiunque accusi Francesco di essere un populista o un marxista, dimostra non solo la sua malafede, ma soprattutto la sua gigantesca ignoranza. Bergoglio, infatti, è un pontefice fortemente critico nei confronti di una visione dogmatica ed assolutista che vuole un’economia capitalista svincolata da ogni legge etica, così come si è avvenuta affermando negli ultimi decenni. Non c’è quindi, in Bergoglio alcuna rimodulazione ecclesiale del peronismo, quanto una grande e rinnovata attenzione per la questione sociale”.
Per rimarcare questa tesi, Bassetti cita la terza parola chiave relativa alla conferenza di Aparecida del 2007. “Quest’evento rappresenta una tappa del pensiero di Bergoglio che è in totale contrapposizione a qualsiasi derivazione ideologica di tipo marxista. La Conferenza di Aparecida nella biografia di Bergoglio rappresenta l’esperienza pastorale diretta che aveva vissuto nella stagione del rinnovamento ecclesiale in America Latina”. “Come ha dimostrato in questo libro Borghesi - continua Bassetti - Francesco è autenticamente un ‘papa sudamericano’. Ma il Sud del mondo rappresenta oggi, anche solo da una prospettiva numerica, una nuova realtà sempre più numerosa. Non è certo un caso, se dal Sud America negli ultimi anni è iniziata una nuova storia per la Chiesa e per il papato. Perché a mio avviso di questo si tratta: questo pontificato non è una semplice parentesi storica, ma segna un passaggio d’epoca”.
“Il volume di Massimo Borghesi – conclude infine il cardinale – ha infatti il pregio non solo di sfatare molti luoghi comuni del villaggio globale ma anche di restituirci con sapienza e intelligenza il bagaglio intellettuale del Papa”.
Da sinistra Giuseppe Capaccioni, Julian Carron, il card. Gualtiero Bassetti, Massimo Borghesi