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Sanità a misura del futuro

“Già oggi è possibile prenotare prestazioni sanitarie da casa, online o telefonicamente. L’idea è quella di fornire anche prestazioni sanitarie, tranne quelle di alta specializzazione, direttamente a casa del cittadino. È il concetto di sanità 4.0”. Luca Barberini , 54 anni, folignate, di professione commercialista, un passato da educatore dell’Agesci e da dirigente della “Margherita”, è alla sua seconda legislatura da consigliere Pd in Consiglio regionale e dall’inizio dell’attuale legislatura assessore a Sanità, coesione sociale e welfare. La Voce lo intervista per parlare di sanità umbra a 360 gradi, e non sull’onda di qualche episodio di malasanità, “perché tiene a dire Barberini - troppo spesso una notizia negativa suscita più clamore di 100 positive, che comunque ci sono”.

Tra le buone notizie per la sanità umbra c’è di sicuro quella di essere stata riconfermata come ‘benchmark’ dal ministero della Salute. Ma questo ci basta per misurare la realtà vera del servizio sanitario regionale?

“Non ci racconta tutto della qualità dei servizi, ma è un parametro oggettivo attribuito da un soggetto terzo, il Ministero. C’è soddisfazione per essere certificati come Regione esemplare per le altre in Italia, soprattutto perché abbiamo raggiunto questo risultato come piccola comunità, non avendo a disposizione le risorse di realtà più grandi. Per noi è il punto di partenza per assicurare servizi che rispondano sempre meglio alle esigenze dei cittadini, e lo vogliamo fare tenendo sempre, come accaduto finora, i conti a posto”.

Ma l’attuale modello organizzativo del Servizio sanitario regionale umbro, con al centro i suoi 13 ospedali, è ancora attuale o andrebbe modificato? Che sanità verrà fuori dalla discussione sul nuovo Piano sanitario 20182020?

“Grazie a questo modello abbiamo ottenuto i risultati positivi che ci vengono riconosciuti. Ma nel frattempo il tessuto sociale dell’Umbria è profondamente cambiato, a partire soprattutto dall’invecchiamento della popolazione e dallo spopolamento di certi territori, come Valnerina, Eugubino-Gualdese e Orvietano. Va quindi potenziata la medicina territoriale e la prevenzione. Le cure devono essere assicurate sempre di più vicino a casa del cittadino, e con la telemedicina, perfino dentro casa”.

In tutto questo, che spazio può avere il settore privato?

“Per noi il settore pubblico continua ad avere un ruolo strategico, per assicurare accessibilità e universalità del servizio. Sappiamo però che possiamo contare sull’opzione di un comparto privato che può far crescere l’intero sistema. Nel sociale, la sussidiarietà si può realizzare coinvolgendo terzo settore, associazionismo e volontariato”.

E il futuro degli ospedali?

“La rete ospedaliera, insieme a territorio e prevenzione, è il terzo pilastro della sanità regionale. È però superata l’idea anni ’70 secondo cui ogni ospedale, anche piccolo, potesse assicurare ogni tipo di risposta di salute. La nostra idea è che va chiesto alle due Aziende ospedaliere di Perugia e di Terni di rispondere in maniera sempre più adeguata alla complessità. Questo mentre vanno messi sempre più a rete gli ospedali dell’emergenzaurgenza, collegando alcuni ospedali del territorio alle realtà più rilevanti. Tutti devono cominciare a fare squadra, pur avendo ognuno una mission ben definita”.

Problema annoso delle liste d’attesa: ha la bacchetta magica per risolverlo?

“Certo che no. Ma ci sono due punti da aggredire: il primo è quello del ‘drop out’, cioè di quel 10 per cento di cittadini che, dopo aver richiesto una prestazione, non si presenta all’appuntamento. Il secondo punto è l’appropriatezza dell’esame richiesto: ora la metà circa non è appropriato. Serve un nuovo protocollo per fissare regole precise. Entro qualche settimana ci sarà un nuovo piano per abbattere le liste di attesa”.

Barberini chiude il colloquio con un impegno: “Non intendo vivacchiare, ma lasciare nella Sanità umbra un’impronta che resti nel futuro, riportando la persona al centro del sistema, per rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini”.

Daris Giancarlini

L’assessore Luca Barberini

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